domenica 1 novembre 2009

L’affermazione dell’ Io Sono

[11/10/2015] Nel passato gli scienziati investigavano i geni per incontrare abilità incomuni tra gli esseri umani, mentre la solitudine e il sentimento di nullità si diffondevano negli abitanti del pianeta. Le generazioni dei paesi che non conobbero la guerra, modellate dall’astrattezza e la futilità dell’esterno, e le altre, che non ebbero l’opportunità di conoscere la pace, si identificavano con l’immediatismo ideologico del nazionalismo. Il serbatoio di immensi potenziali si manteneva intatto o si perdeva. Quando appariva qualcuno con abilità incomuni, era portato ai laboratori.

La credenza era che denaro e influenza avrebbero collocato superpoteri nelle mani di una elite fortunata, che avrebbe poturo manipolare i geni e la scienza, impossessandosi di doni extra per prevalere sugli altri. L’antica umanità non sapeva, o non voleva credere che nell’ Io Sono stava la perfezione Divina; per questa ragione desisteva dall’affermarlo. L’umanità intera è depositaria di genetica superiore Divina e quando si afferma, si apre una porta, appare il cammino, si amplia il paesaggio. Oggi la grande maggioranza dei bambini cresce con l’affermazione dell’ Io Sono e si può osservare una predominanza di prodigi. E già non c’è chi si inganni con mezze verità. Il Cammino della Luce è per il puro di cuore. [registro 56]

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