domenica 1 novembre 2009

Umani infragiliti

{09/08/2009} E’ vero che durante l’epoca di transizione si ebbe un processo di somatizzazione nel corpo umano nel suo complesso, e i sistemi di prevenzione entrarono in collasso. Non c’era modo di fermare la valanga di malattie mentali, emozionali e fisiche che si presentava ogni giorno, mostrando l’auto-abbandono in cui parte dell’umanità si trovava. La medicina non era mai stata tanto avanzata per la diagnosi e la cura, neanche i sistemi sanitari così grandi da soddisfare le domande mondiali, neanche l’uomo era stato così distante da sè stesso per comprendere la necessità di armonizzarsi e preservarsi tramite la coscienza e l’autocura.

Il clima e le sue conseguenze, la crisi economica e la disoccupazione, le vecchie e nuove crisi in Oriente mantenevano le popolazioni del mondo intero occupate e stressate. Tutti i segnali di nuova minaccia o malinteso tra paesi, le difficoltà quotidiane di sopravvivenza in campagna o in città, le tragedie aeree, marittime, le personalità che morivano; tutto acquisiva un enorme risalto nei mezzi virtuali di trasmissione di notizie, occupando le menti e i cuori. Il vuoto dell’esterno si ampliava. Il potere illusorio della materia continuava a intorpidire i sensi. E le persone che si svegliavano dal letargo inneggiavano a valori come Giustizia, Considerazione, Ordine, Verità, Bontà, tra gli altri. {Cronaca 94}

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