domenica 12 dicembre 2010

I malestri umani

{28/11/2010} La giustificazione diviene parte del quotidiano delle persone, più che mai nell'intera storia dell'umanità. Se nell'antichità le condizioni di vita erano precarie ed il sapere distante, nel 2010, in una epoca di tecnologia di informazione in rete mondiale, il sapere é più accessibile al ricercatore, ma il potere di decisione sembra indebolito. Per ogni malefatta esisteva una scusa. Per ogni incongruenza del sistema sociale, una giustificazione. Per ogni errore, una mancanza di impegno e decisione per rettificarlo.

La sfiducia nel sistema politico ed economico getta nel limbo le popolazioni che non percepiscono la propria responsabilità nella degenerazione dell'ordine sociale. Isolati nelle rispettive specializzazioni, gli uomini delegano ai sindacati ed alle categorie la lotta per i diritti, al governo la risoluzione delle disparità economiche, agli agenti sociali la soluzione dei problemi di salute, educazione, disfunzioni del sistema, punizione e carcerazione dei criminali.

Da ogni parte traspariva la verità dei misfatti umani: nelle città mal pianificate, nelle strade mal asfaltate e conservate, nella mancanza di cura dei beni comuni, in tutto ciò che si costruiva, si fabbricava e si vendeva e nella fornitura di servizi. Ovunque si notava il segno del disdegno e del disinteresse per il prossimo o la natura. Una volta si trattava di alimenti troppo tossici o troppo cari; un'altra di edifici che franavano oppure di persone che si ammalavano o morivano per mancanza di assistenza, di vaccini, di ambulanza o di medicine. Gente che si vestiva male, che indossava brutte scarpe, che si nutriva male e dormiva male e viveva nell'illusione di aver incontrato la formula della felicità, nel consumo che non saziava. {Cronaca 060}

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