domenica 15 maggio 2011

Il vero senso del dovere

{03/04/2011} Nel corso dei grandi mutamenti geofisici che continuarono a succedersi sul pianeta, come terremoti, tifoni e contrasti climatici, e a causa della violenza sconfinata generata dal sistema sociale, gli esseri umani furono costretti ad una riflessione più approfondita e più concreta sull'avversità, la calamità e l'infortunio.

Non sempre é possibile un'azione eroica, non sempre c'é un lieto fine visibile, si rende necessaria per soccorrere il prossimo solo la vera solidarietà. Ma come promuovere un'azione di aiuto efficace quando l'insieme degli accadimenti supera la capacità di soccorrere? Questo era l'andamento tra il 2010 ed il 2012. Il diffondersi della notizia di una tormenta in un luogo del pianeta, era subito seguito dalla notizia di uno straripamento causato da una pioggia torrenziale altrove, tremiti terrestri in un punto e terremoti in un altro, ed ancora siccità, devastazioni di raccolti e quant'altro: non si riusciva a porre rimedio a nessuna catastrofe.

Una terra apparentemente devastata, popolazioni accampate in tende, alcuni paesi senza la prospettiva visibile di risolvere problemi cronici di povertà e miseria: ed il pianeta vivo continuava a muoversi, reagendo, franando sotto i piedi dell'umanità, portando il cambiamento attraverso la terra, l'acqua, il fuoco e l'aria.

La lezione di preservare la vita, nel senso più profondo, iniziò ad essere compresa. Esempi di superamento del dolore, di vero altruismo, di distacco e coraggio restarono nella memoria di chi cercò di comprendere ed aiutare il prossimo. Veniva acquisita la percezione che un corpo acquisisce vita reale solo quando l'uomo supera la barriera dell'egoismo. I valori non materiali si andarono fortificando nell'avversità. {cronaca 051}

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