domenica 15 maggio 2011

L'Uccello del Paradiso chiama i suoi amici

[09/04/2017] Le rare specie animali a rischio di estinzione incontrano sia la comprensione degli umani che lo spazio libero per vivere e procreare attraverso l'impianto di gigantesche aree di preservazione della vita naturale. Gli antichi zoologi sono aboliti ed ora ad ogni continente é permesso l'allevamento di ogni specie soltanto nel rispettivo habitat naturale, con il dovere di mantenere e preservare quest'ultima nella forma più armonica possibile.

Le popolazioni animali sono monitorate per non generare sovrappopolamento ed estinzione e sono preservate dall'insufficienza di mezzi di sussistenza. Così i preservatori incoraggiano il ritorno degli animali di grossa taglia verso l'Africa, nonché quello dell'orso polare, delle foche e dei leoni marini ai ghiacci, affinché ogni specie rincontri il proprio habitat, ove possibile, senza sofferenza né crudeltà.

Stimolanti programmi di Turismo portano passeggeri di qua e di là tra i continenti, per meravigliose escursioni nelle riserve naturali, arricchendo ognuno con l'esperienza di contatto con la specie nella sua forma primitiva di esistenza, piuttosto che con la bestia in cattività.

Il migliorato livello vibratorio delle aree circostanti ai parchi, generalmente occupate da individui a cui piacciono gli animali, incoraggia le visite di uccelli rari, i quali non incontrano più barriere che gli impediscono di visitare gli umani. Persino il raro Uccello del Paradiso, originario delle foreste tropicali della Nuova Guinea, trova il modo di riprodursi ed avvicinarsi all'uomo: quasi viene considerato un nuovo animale domestico, un esempio per altri animali. Incredibilmente, i leggendari quetzal delle foreste tropicali americane, quasi suoi parenti, perdono la paura dell'uomo e si riproducono in luoghi sempre più vicini alle persone. [Registro 095]

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