domenica 29 maggio 2011

Riproduzione aleatoria

{15/05/2011} L'essere umano, nonostante sia tecnicamente capace di produrre cloni, persino di sé stesso, non si era evoluto filosoficamente circa la vera natura della procreazione e della formazione del contingente di popolazione: continuò pertanto a riprodursi irrazionalmente, misticamente, in maniera trasandata, senza alcuna preparazione genetica della progenie. Questa fu la base di tante disgrazie, tragedie umane, pazzia e degenerazione.

Terribili casi di morte coinvolgevano individui imparentati: genitori, figli, madri e nonni, furono conteggiati in ogni angolo del pianeta, ed una volta effettuati gli studi, emersero alti indici di malattie mentali, psicologiche e psichiatriche, oltre a malattie neurologiche e psicosomatiche. Inoltre fu individuato nei raggruppamenti sociali un nuovo tipo di ipersensibilità al comando, alle regole ed al rispetto, che si manifestò in forma violenta e causò disturbi in varie parti del mondo.

Diretti dall'irrazionalità, uomini e donne, saccheggiavano, distruggevano, assaltavano, vandalizzavano ogni cosa, dinanzi ad avvenimenti fortuiti, come il ritardo di un treno o di una ambulanza, l'imposizione di un nuovo tributo o di una tassa. L'umanità viveva le ultime e cruciali fasi del proprio apprendistato. In questo momento si distinse l'erbaccia dalla spiga. {Cronaca 48}

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