domenica 18 marzo 2012

Festival dell'umanità


[30/07/2017] Quali sfide affrontava un pianeta che aveva subito una gigantesca trasformazione? Come riscattare il passato in modo che divenisse un esempio di quanto di meglio ogni civiltà può offrire? Con quale metodo si possono rettificare i cattivi esempi? Come preservare la lingua, i costumi e le abitudini senza imprigionare i popoli in pratiche che limitano il loro sviluppo? Fin dove si possono accettare le differenze, mantenere il rispetto, intendere culture molto differenti tra loro?

Tutte questi spunti si sviluppano e si approfondiscono nelle università e nelle scuole, ma vengono principalmente condivisi in riunioni, consigli comunitari e festival. Proprio così, i festival si rivelano il miglior mezzo per invogliare il popolo al cambiamento, per educare e indicare il cammino verso uno sviluppo sano ed integrale delle popolazioni. Attraverso i festival la gente entra in appassionante contatto con le arti maggiori, la pittura olografica, le proiezioni sisis (Sistemi Integrati di Suono, Immagine e Sensazione), la letteratura e, soprattutto, le espressioni popolari autentiche, la musica, la danza e altre modalità.

Esiste già un circuito annuale dei principali festival planetari continentali e centinaia di festival regionali, che obbediscono a calendari tipici collegati ad antiche feste religiose e popolari. Gradualmente queste feste vengono riscattate dalla gente, per la semplice necessità di esprimere allegria e gratitudine. Non fu necessario parlare di riscatto culturale o preservazione del passato – le iniziative sorsero dalla necessità di tornare alla purezza ed alla spontaneità del giubilo che proviene direttamente dal cuore. [Registro 103]

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