domenica 18 marzo 2012

La caduta del sistema


{27/11/2011} Ciò che l'uomo cercava alla fine del 2011 era un minimo di buon senso, di equilibrio nelle azioni dei suoi governanti. Mentre milioni di persone soffrivano disoccupate e senza speranza, i governi continuavano ad aiutare le grandi corporazioni economiche, le banche e le istituzioni create intorno ad una stima di valori che si era già dimostrata errata. Perché salvare un sistema che non premia i valori più cari alla sopravvivenza della specie umana? Un sistema che non rispetta né la natura né l'essere umano che lo ha inventato?

La crisi apriva ferite dolorose in seno alle popolazioni. Genti avanzate e pacifiche si animalizzavano nello scontro con le forze repressive. Una gioventù priva di speranza protestava per la mancanza di orizzonti esprimendosi con bastoni e pietre. Non vi era piacere nel raggiungere le vette del sistema giacché ogni passo conduceva soltanto negli abissi delle angustie umane: perché rincorrere la posizione o il denaro mentre la massa vive alla soglia della sopravvivenza, e lasciare per strada un'anima rovinata per mancanza di luce e amore. Lottare per il lavoro, la scuola, il cibo e per aver il minimo diritto all'espressione. Che razza di pianeta era questo, totalmente privo di buon senso? {Cronaca 34}

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